Mielizia Beekeepers
Our membership boasts over 600 beekeepers, both male and female, who share a passion for bees, the products they give us and nature.
They protect these precious insects and accompany them to the areas with the most abundant flowerings, waiting for the best moment to share the harvest with them and offer us the finest honey, pollen and royal jelly.
Mielizia beekeepers nurture biodiversity, working in harmony with bees and, from Piedmont to Sicily, they look after them, creating just the right conditions to enable them to thrive. Among the first in Italy to adopt organic production techniques, we are currently the leading European producers of organic honey.
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- Acacia
- Citrus Fruits
- Ailanthus
- Amorpha
- Forest
- Orange
- Chestnut
- Strawberry Tree Honey
- Coriander
- Eucalyptus
- Sunflower
- Honeydew
- Wildflower
- French Honeysuckle
- Linden
- Mountain Linden
- Dandelion
- Clover
- Royal
- Polline
- Rhododendron
- Cornflower
- Propolis
Emilia-Romagna
Andrea è un giovane apicoltore che pratica apicoltura biologica. Ha iniziato la sua attività nel 2000. Ama la vita in campagna e l'allevamento di animali da cortile. Le api sono sempre state la sua passione. Oltre al tiglio, produce anche miele di bosco e millefiori. Raccoglie anche piccole quantità di acacia e castagno, essendo quest'ultimo il suo miele preferito per il suo aroma, che si diffonde in laboratorio durante l'estrazione del miele.
Emilia Romagna
Apicoltore nomade e stanziale convenzionale, socio Conapi dal 1999. Del mio lavoro la cosa che più mi piace e stare a contatto con la natura. Quando lavoro sull'apiario il mondo meraviglioso delle api mi coinvolge talmente da farmi dimenticare tutto quello che ne è al di fuori. Un po’ come quando si sta leggendo un buon libro e ci fa immergere nella sua storia.
Toscana
Apicoltore biologico nomade, socio dal 2009. Amo tutto questo lavoro, perché si sta all’aria aperta, perché ogni anno non è mai uguale al precedente e si impara sempre. Grazie a Conapi abbiamo conosciuto tante belle aziende e famiglie come noi, con cui siamo sempre in contatto.
Lombardia
Apicoltore convenzionale, nomade di breve raggio, socio dal 2019.È un lavoro che mi permette di applicare i miei studi e mi connette con la complessità (della lettura dei segnali, delle stagioni, dei microclimi, delle soluzioni etc) cui mantengo un ruolo che definirei di osservatore attivo: l'istanza di controllo esasperato e onnipresente di questa società, scema miseramente di fronte a un universo che si muove nonostante tu ti opponga o si ferma nonostante tu ti agiti ostinatamente per scuoterlo. Devi conosce a tue spese l'umiltà dei limiti delle tue intenzioni delle tue azioni. Devi conoscere l’adattamento e il senso della rinuncia. Devi accettare a tue spese il peso della tenacia e della perseveranza. Tutto ciò, il senso del dovere per intenderci, in controtendenza con i modelli che promuovo il flusso mai sazio dell’appagamento a tutti i costi, è umanamente impagabile e restituisce senso di pienezza. Una pienezza che si rivolve nell’immaginarsi piccolo tassello di un sistema, la Natura, che si muove e si muoverà nonostante me, ma cui posso offrire un contributo di senso. Come in un alveare
Toscana
Ho iniziato l'attività di apicoltura nel 2017 anche se nella mia famiglia le api sono presenti da circa 40 anni: infatti l'azienda è iniziata con mio papà, mio nonno e mio zio. Io ho deciso di iniziare perché è un mondo che mi affascina. Svolgo la mia attività nelle colline lucchesi e mio papà mi aiuta nei periodi più intensi di lavoro. Attualmente o circa ho circa 100 alveari con i quali raccolgo mieli di Acacia, Millefiori e Castagno. Pratico apicoltura sia nomade che stanziale. Mio zio è socio Conapi ed è stato lui a parlarmi della cooperativa, così dal 2019 sono diventato socio anche io. Mi piace questo lavoro e amo essere all'aria aperta, in mezzo alla natura nelle giornate calde di primavera a controllare le colonie.
Piemonte
Non sempre le storie di apicoltori son semplici, bucoliche e invidiabili, come spesso si vede sui media. Ho iniziato tre volte: la prima diciamo da hobbista, una trentina di alveari, con mio padre nel 1980 nel contesto della nostra azienda agricola (dedita principalmente a seminativi e, allora, ad allevamento avicolo). Poi l’arrivo della varroa ha spento qualsiasi velleità e l’idea è stata accantonata. La seconda volta agli inizi degli anni 2000, con 350 alveari e ho ricominciato la terza volta nel 2015, diventando socio di Conapi nel 2018. Ho iniziato questa attività principalmente per avere un lavoro più ideale, l’ultima volta ponendomi anche obbiettivi, condivisi con Conapi, che mi aiutassero moralmente ad andare avanti. Lavoro principalmente da solo con saltuario aiuto di mia figlia e di mia moglie per la parte burocratica. Mi piace la varietà di questo lavoro, non solo con le api, la manualità nel costruirsi ciò che necessita, il lavorare da solo.
Piemonte
Apicoltore biologico, nomade socio da 2007.Credo fortemente nella cooperazione e ho dedicato 7 anni a diffondere, anche in paesi lontani, lo spirito che contraddistingue questa scelta. Ho sempre allevato e curato le mie api con metodi biologici, anche senza certificarle, convinto come sono che sia possibile e indispensabile rispettare l’equilibrio naturale di questi straordinari insetti. Dopo il mio ingresso in Conapi, dove essere biologici è incoraggiato e premiato, ho deciso di ufficializzare la mia scelta e fare le carte, certificando biologica la mia azienda.
Emilia-Romagna
Pratica apicoltura biologica sia stanziale che nomade, spostando una parte delle api in provincia di Varese, per raccolta dell’acacia. In pochi anni, ha già 270 famiglie che producono miele d’acacia, millefiori, castagno, tiglio e melata.
Friuli
Apicoltore biologico prevalentemente stanziale, socio dal 2019.Del mio lavoro amo la sfida di tutti giorni, il silenzio, la consapevolezza che sto facendo, stiamo facendo la mia-nostra parte per l’ambiente La terra, le api noi e Adele la pensiamo allo stesso modo.
Basilicata
Apicoltore biologico nomade in regione, socio Conapi dal 2020. L’apicoltura è un lavoro che ti stimola di continuo, c'è sempre qualcosa di diverso da un anno ad un altro. È un lavoro indipendente ma allo stesso tempo da dipendente, sì dipendente dalle api di cui non si può stare più senza.
Liguria
Io sono la quinta generazione, la mia famiglia ha sempre avuto api, anche se per hobby, poi nel 2005 decisi di occuparmi dei 15 alveari di mio padre, con metodo biologico fino quando, nel 2009, ottenuta la certificazione biologica, decisi di avviare la mia attività a tempo pieno. Ora ho circa 200 alveari e lavoro nella provincia di Genova in alta Val Polcevera. La prima volta che ho sentito parlare di Conapi ero ancora un ragazzino e sono stato attratto da questa grande famiglia di cui ora sono orgoglioso di fare parte. La cosa che apprezzo di più è lavorare a stretto contatto con il mondo delle api e in mezzo alla natura.
Piemonte
Ho iniziato nel lontano 1999, quando ho lasciato il lavoro in una piccola fabbrica, perché volevo lavorare a contatto con la natura, fare un qualcosa di importante e allevare api mi gratifica molto. Per me l’apicoltura non è un lavoro, come lo avevo vissuto prima, ma un ‘fare qualcosa’ di speciale che mi piace e non mi pesa. Ho 200 alveari, e collaboro con una amica apicoltrice, Marica Parandero, anche lei socia Conapi, e non so se per i nostri caratteri, per le api o per la parità di genere, ma sono più di 20 anni che curiamo le nostre api insieme (in totale circa 400 alveari) aiutandoci a vicenda, sia nel lavoro fisico che di progettazione e se, l’età non ci ferma, puntiamo a raddoppiare! Mi piace il legame che c’è tra l’alveare, il clima e il territorio e riscontro sempre, quando apro un alveare, un legame stretto tra la stagione di quel momento e lo sviluppo della famiglia.
Emilia-Romagna
Sono Apicoltore per passione e non so dire con certezza quando ho deciso di iniziare, perché sono nato in mezzo alle api e ci lavoro sin da quando sono piccolo. Diventato "grande", ho deciso di dedicarmici a tempo pieno. E' il mestiere più bello del mondo. Diciamo che è il lavoro che ho sempre sentito dentro, una sorta di vocazione. L'alveare è una società perfetta, basata sull'apporto che ogni singola ape dà alla comunità, il grande organismo alveare, la cosa più affascinante che io conosca. In più, come mi ripete sempre mia moglie, grazie alle api riesco ad essere sempre calmo e sereno, perché sappiamo che lavorare vicino ad un alveare nervosi può rappresentare un pericolo. Quando ho iniziato, da piccolino, le api erano una scusa per passare del tempo con mio padre e mio nonno Ildo. E mi ricordo che la cosa che mi piaceva di più era la soddisfazione di vedere le api regine, che avevo fatto io, cominciare a deporre le loro prime uova. Nel tempo questa emozione è rimasta invariata. Pensare che senza di me, tutte quelle api non ci sarebbero, è una grandissima soddisfazione e allo stesso tempo una grandissima responsabilità.
Piemonte
Apicoltore biologico, nomade, socio dal 2019. Tra le prime domande che mi rivolgono c’è sempre “che miele produci?” come fossimo fabbriche. Ma io le api le curo, le allevo e le faccio star bene e in cambio loro mi donano il loro miele. È uno scambio di attenzioni.
Campania
Apicoltore stanziale, convenzionale socio dal 2019. Raccoglie prevalentemente miele di castagno e in minor misura acacia, millefiori e polline di castagno. Mi piace la possibilità di coniugare la passione con la necessità lavorativa. “Chi ama ciò che fa, non lavora neanche un giorno”. Essere quotidianamente a contatto con la natura, vivere il contatto con gli animali ed avere l'opportunità di tramandare tutto ciò ai miei figli, mi arricchisce incondizionatamente.
Toscana
Io e Carmen abbiamo deciso di diventare apicoltori nel 2009. Ci siamo trasferiti in Mugello da Milano nel 2005 perché volevamo cambiare vita, dare concretezza ai nostri sogni giovanili di una vita più vera e semplice a contatto con la natura: le api sono state la naturale conclusione ed inizio di questa scelta. Del mio lavoro amo il contatto con la natura, stare all’aria aperta, seguire il ritmo delle stagioni, sentirmi, come diceva Ungaretti, “una docile fibra dell’universo” insieme con le mie api. L’emozione più grande è vederle crescere in primavera e riempire in pochi giorni i melari di acacia. Ogni anno la meraviglia si ripete ed è come se fosse la prima volta. Quella potenza ed energia che sprigiona un alveare in crescita è davvero contagiosa. Il polline è un prodotto straordinario perché rende visibile l’invisibile, dà concretezza all’inafferrabile, svela ciò che è nascosto. Tra i mieli il mio preferito è l’acacia, perché quando vedi i melari pieni in così poco tempo tiri un sospiro di sollievo e dici “fino a qui abbiamo lavorato bene, la nostra parte l’abbiamo fatta”, ed è davvero un momento magico, il primo miele della stagione.
Calabria
Apicoltore convenzionale, prevalentemente nomade, socio dal 2013.Cosa mi piace del mio lavoro? Tutto, amo tutto ciò che ruota attorno al mondo delle api.
Lombardia
Da piccolo vivevo in una piccola frazione e vicino a me abitava un vecchio apicoltore che improvvisamente morì. Ogni giorno passavo davanti al suo giardino dove c’era ancora una cassetta d’api e il mio interesse per l’alveare cresceva: mi spiaceva pensare che nessuno più se ne prendesse cura, così dopo aver contattato i famigliari, decisi di provare ad occuparmi di queste api. Da questo incontro è nata la mia grande passione per le api che, col tempo, è diventato il mio lavoro. In questa avventura ho l’aiuto e l’appoggio della mia compagna Francesca e di suo papà Antonio. Ma soprattutto mi piacciono le api la loro energia positiva e costruttiva, il loro modo determinato e protettivo di essere una comunità.
Sicilia
Apicoltore nomade, convenzionale, socio dal 2014. La cosa bella del mio lavoro sta nel fatto che sto a contatto con la natura, senza badare a nessuno a parte le api. io non vendo nemmeno al dettaglio e il miele lo do solo a conapi. Questo è impagabile. A chi vuole diventare apicoltore dico che si può fare, però prima di tutto ci vuole passione vera, poi si può fare tutto.
Calabria
Apicoltore nomade, convenzionale, socio dal 2020.Del mio lavoro amo il contatto diretto con le api nel loro contesto naturale, che offre in ogni stagione una cornice diversa di vegetazione e di fiori che si susseguono in armonia. Seguire lo sviluppo di uno sciame che si evolve, veder nascere una nuova regina, osservare le bottinatrici che alla sera si poggiano sfinite sul predellino con le zampe ancora piene di polline sono solo alcuni dei tanti momenti che mi fanno amare questo lavoro ogni giorno di più.
Basilicata
Apicoltore biologico nomade in regione, socio Conapi dal 2020. L’apicoltura è un lavoro che ti stimola di continuo, c'è sempre qualcosa di diverso da un anno ad un altro. È un lavoro indipendente ma allo stesso tempo da dipendente, sì dipendente dalle api di cui non si può stare più senza.
Calabria
Apicoltore convenzionale, prevalentemente nomade, socio dal 2013.Cosa mi piace del mio lavoro? Tutto, amo tutto ciò che ruota attorno al mondo delle api.
Friuli
Apicoltore biologico prevalentemente stanziale, socio dal 2019.Del mio lavoro amo la sfida di tutti giorni, il silenzio, la consapevolezza che sto facendo, stiamo facendo la mia-nostra parte per l’ambiente La terra, le api noi e Adele la pensiamo allo stesso modo.
Friuli
Apicoltore biologico prevalentemente stanziale, socio dal 2019.Del mio lavoro amo la sfida di tutti giorni, il silenzio, la consapevolezza che sto facendo, stiamo facendo la mia-nostra parte per l’ambiente La terra, le api noi e Adele la pensiamo allo stesso modo.
Lombardia
Da piccolo vivevo in una piccola frazione e vicino a me abitava un vecchio apicoltore che improvvisamente morì. Ogni giorno passavo davanti al suo giardino dove c’era ancora una cassetta d’api e il mio interesse per l’alveare cresceva: mi spiaceva pensare che nessuno più se ne prendesse cura, così dopo aver contattato i famigliari, decisi di provare ad occuparmi di queste api. Da questo incontro è nata la mia grande passione per le api che, col tempo, è diventato il mio lavoro. In questa avventura ho l’aiuto e l’appoggio della mia compagna Francesca e di suo papà Antonio. Ma soprattutto mi piacciono le api la loro energia positiva e costruttiva, il loro modo determinato e protettivo di essere una comunità.
Basilicata
Apicoltore biologico nomade in regione, socio Conapi dal 2020. L’apicoltura è un lavoro che ti stimola di continuo, c'è sempre qualcosa di diverso da un anno ad un altro. È un lavoro indipendente ma allo stesso tempo da dipendente, sì dipendente dalle api di cui non si può stare più senza.
Toscana
Io e Carmen abbiamo deciso di diventare apicoltori nel 2009. Ci siamo trasferiti in Mugello da Milano nel 2005 perché volevamo cambiare vita, dare concretezza ai nostri sogni giovanili di una vita più vera e semplice a contatto con la natura: le api sono state la naturale conclusione ed inizio di questa scelta. Del mio lavoro amo il contatto con la natura, stare all’aria aperta, seguire il ritmo delle stagioni, sentirmi, come diceva Ungaretti, “una docile fibra dell’universo” insieme con le mie api. L’emozione più grande è vederle crescere in primavera e riempire in pochi giorni i melari di acacia. Ogni anno la meraviglia si ripete ed è come se fosse la prima volta. Quella potenza ed energia che sprigiona un alveare in crescita è davvero contagiosa. Il polline è un prodotto straordinario perché rende visibile l’invisibile, dà concretezza all’inafferrabile, svela ciò che è nascosto. Tra i mieli il mio preferito è l’acacia, perché quando vedi i melari pieni in così poco tempo tiri un sospiro di sollievo e dici “fino a qui abbiamo lavorato bene, la nostra parte l’abbiamo fatta”, ed è davvero un momento magico, il primo miele della stagione.
Lombardia
Da piccolo vivevo in una piccola frazione e vicino a me abitava un vecchio apicoltore che improvvisamente morì. Ogni giorno passavo davanti al suo giardino dove c’era ancora una cassetta d’api e il mio interesse per l’alveare cresceva: mi spiaceva pensare che nessuno più se ne prendesse cura, così dopo aver contattato i famigliari, decisi di provare ad occuparmi di queste api. Da questo incontro è nata la mia grande passione per le api che, col tempo, è diventato il mio lavoro. In questa avventura ho l’aiuto e l’appoggio della mia compagna Francesca e di suo papà Antonio. Ma soprattutto mi piacciono le api la loro energia positiva e costruttiva, il loro modo determinato e protettivo di essere una comunità.
Puglia
Ho iniziato nel 1990 dopo aver frequentato alcuni anni prima un corso di apicoltura. Affascinato dalla laboriosità delle api e dalla possibilità di fare dell’apicoltura un lavoro, poco più che ventenne e con la voglia di avviare una attività autonoma, nell’autunno del 1989 ho acquistato 100 alveari e costituito una cooperativa. Svolgo la mia attività in Puglia, nel Salento, a Lecce, la mia città. Nel 2021 lavoro con circa 700 alveari, ma ci sono stati anni nei quali ho avuto 1.300 alveari e altri 300. Raccolgo miele di Arancio, Millefiori Chiaro, Sulla, Coriandolo, Eucalipto, Trifoglio, Millefiori Scuro, Fiordaliso Giallo, Girasole. Oltre al miele produco api regine di razza ligustica e sciami. Mi piace l’immersione nella natura, essere in sintonia con le api e con il loro ciclo biologico; mi piace lavorare all’aria aperta, trovarmi in situazioni sempre uguali ma sempre diverse, affrontare difficoltà per superarle e ripartire con entusiasmo. Mi piace affrontare sfide sempre nuove, avere obiettivi ogni anno diversi e ambiziosi. Insomma, con questa attività non ci si annoia mai.
Calabria
Apicoltore calabrese, di Celico in provincia di Cosenza. Pratica nomadismo nell'ambito della regione, in Puglia e nelle Marche. Produce e conferisce principalmente miele monoflora di arancio, eucalipto e castagno.Raccoglie e conferisce anche miele monoflora di acacia, e girasole, miele millefiori e polline.
Sicilia
Gioacchino è un giovane apicoltore siciliano. È agronomo. Mentre frequentava l'università, ha iniziato con due famiglie di api. Produce miele di arancio e la sua azienda agricola è cresciuta molto nel corso degli anni. Il suo obiettivo è raggiungere la produzione di 10.000 kg di miele con 350 alveari. È estremamente appassionato, lavora da solo, a volte con il suo cane Ettore. Ettore va alle colonie in macchina con Gioacchino e ricorda a memoria la posizione degli alveari.
Calabria
Apicoltore calabrese, vive a Fagnano Castello in provincia di Cosenza, pratica nomadismo in Calabria, Marche e Puglia. Produce e conferisce miele monoflora di arancio e castagno , raccoglie e conferisce anche millefiori
Basilicata
Apicoltrice di Tricarico in provincia di Matera, in Basilicata, pratica nomadismo nell'ambito della regione . Produce e conferisce principalmente mieli monoflora di arancio, castagno e sulla raccoglie e conferisce anche millefiori, acacia e polline
Abruzzo
Apicoltori abruzzesi di Tornareccio in provincia di Chieti. Praticano nomadismo nell'ambito della regione e in Calabria,Lazio e Marche. Conferiscono principalmente miele millefiori e mieli monoflora di agrumi ed eucalipto.Raccolgono e conferiscono anche miele monoflora di clementine.
Toscana
Apicoltore toscano, di Montaione in provincia di Firenze. Pratica nomadismo nell'ambito della regione e conferisce principalmente miele monoflora di acacia, castagno e miele millefiori Raccoglie e conferisce anche miele monoflora di sulla e melata.
Campania
Insieme a sua madre, che lavora in laboratorio, gestisce 300 alveari. Da circa duecento, raccoglie miele di acacia, castagno e millefiori trasparente. Inoltre, alleva oltre duemila regina di api ogni anno.
Emilia Romagna
Apicoltore nomade e stanziale convenzionale, socio Conapi dal 1999. Del mio lavoro la cosa che più mi piace e stare a contatto con la natura. Quando lavoro sull'apiario il mondo meraviglioso delle api mi coinvolge talmente da farmi dimenticare tutto quello che ne è al di fuori. Un po’ come quando si sta leggendo un buon libro e ci fa immergere nella sua storia.
Toscana
Apicoltore biologico nomade, socio dal 2009. Amo tutto questo lavoro, perché si sta all’aria aperta, perché ogni anno non è mai uguale al precedente e si impara sempre. Grazie a Conapi abbiamo conosciuto tante belle aziende e famiglie come noi, con cui siamo sempre in contatto.
Campania
Insieme alla figlia e al genero Fausto Tufo, pratica apicoltura stanziale in Campania, località Acquafredda, provincia di Benevento. Produce e conferisce principalmente miele di acacia e castagno. Raccoglie e conferisce anche miele millefiori e pappa reale.
Lombardia
Apicoltore convenzionale, nomade di breve raggio, socio dal 2019.È un lavoro che mi permette di applicare i miei studi e mi connette con la complessità (della lettura dei segnali, delle stagioni, dei microclimi, delle soluzioni etc) cui mantengo un ruolo che definirei di osservatore attivo: l'istanza di controllo esasperato e onnipresente di questa società, scema miseramente di fronte a un universo che si muove nonostante tu ti opponga o si ferma nonostante tu ti agiti ostinatamente per scuoterlo. Devi conosce a tue spese l'umiltà dei limiti delle tue intenzioni delle tue azioni. Devi conoscere l’adattamento e il senso della rinuncia. Devi accettare a tue spese il peso della tenacia e della perseveranza. Tutto ciò, il senso del dovere per intenderci, in controtendenza con i modelli che promuovo il flusso mai sazio dell’appagamento a tutti i costi, è umanamente impagabile e restituisce senso di pienezza. Una pienezza che si rivolve nell’immaginarsi piccolo tassello di un sistema, la Natura, che si muove e si muoverà nonostante me, ma cui posso offrire un contributo di senso. Come in un alveare
Calabria
Apicoltore nomade, convenzionale, socio dal 2020.Del mio lavoro amo il contatto diretto con le api nel loro contesto naturale, che offre in ogni stagione una cornice diversa di vegetazione e di fiori che si susseguono in armonia. Seguire lo sviluppo di uno sciame che si evolve, veder nascere una nuova regina, osservare le bottinatrici che alla sera si poggiano sfinite sul predellino con le zampe ancora piene di polline sono solo alcuni dei tanti momenti che mi fanno amare questo lavoro ogni giorno di più.
Toscana
Ho iniziato l'attività di apicoltura nel 2017 anche se nella mia famiglia le api sono presenti da circa 40 anni: infatti l'azienda è iniziata con mio papà, mio nonno e mio zio. Io ho deciso di iniziare perché è un mondo che mi affascina. Svolgo la mia attività nelle colline lucchesi e mio papà mi aiuta nei periodi più intensi di lavoro. Attualmente o circa ho circa 100 alveari con i quali raccolgo mieli di Acacia, Millefiori e Castagno. Pratico apicoltura sia nomade che stanziale. Mio zio è socio Conapi ed è stato lui a parlarmi della cooperativa, così dal 2019 sono diventato socio anche io. Mi piace questo lavoro e amo essere all'aria aperta, in mezzo alla natura nelle giornate calde di primavera a controllare le colonie.
Piemonte
Non sempre le storie di apicoltori son semplici, bucoliche e invidiabili, come spesso si vede sui media. Ho iniziato tre volte: la prima diciamo da hobbista, una trentina di alveari, con mio padre nel 1980 nel contesto della nostra azienda agricola (dedita principalmente a seminativi e, allora, ad allevamento avicolo). Poi l’arrivo della varroa ha spento qualsiasi velleità e l’idea è stata accantonata. La seconda volta agli inizi degli anni 2000, con 350 alveari e ho ricominciato la terza volta nel 2015, diventando socio di Conapi nel 2018. Ho iniziato questa attività principalmente per avere un lavoro più ideale, l’ultima volta ponendomi anche obbiettivi, condivisi con Conapi, che mi aiutassero moralmente ad andare avanti. Lavoro principalmente da solo con saltuario aiuto di mia figlia e di mia moglie per la parte burocratica. Mi piace la varietà di questo lavoro, non solo con le api, la manualità nel costruirsi ciò che necessita, il lavorare da solo.
Piemonte
Apicoltore biologico, nomade socio da 2007.Credo fortemente nella cooperazione e ho dedicato 7 anni a diffondere, anche in paesi lontani, lo spirito che contraddistingue questa scelta. Ho sempre allevato e curato le mie api con metodi biologici, anche senza certificarle, convinto come sono che sia possibile e indispensabile rispettare l’equilibrio naturale di questi straordinari insetti. Dopo il mio ingresso in Conapi, dove essere biologici è incoraggiato e premiato, ho deciso di ufficializzare la mia scelta e fare le carte, certificando biologica la mia azienda.
Toscana
Apicoltore toscano di Vicchio in provincia di Firenze. Pratica nomadismo nell'ambito della regione e conferisce principalmente miele monoflora di acacia, castagno e miele millefiori. Raccoglie e conferisce anche miele monoflora di tiglio, melata e polline.
Friuli
Apicoltore biologico prevalentemente stanziale, socio dal 2019.Del mio lavoro amo la sfida di tutti giorni, il silenzio, la consapevolezza che sto facendo, stiamo facendo la mia-nostra parte per l’ambiente La terra, le api noi e Adele la pensiamo allo stesso modo.
Basilicata
Apicoltore biologico nomade in regione, socio Conapi dal 2020. L’apicoltura è un lavoro che ti stimola di continuo, c'è sempre qualcosa di diverso da un anno ad un altro. È un lavoro indipendente ma allo stesso tempo da dipendente, sì dipendente dalle api di cui non si può stare più senza.
Calabria
Apicoltore calabrese, vive a Fagnano Castello in provincia di Cosenza, pratica nomadismo in Calabria, Marche e Puglia. Produce e conferisce miele monoflora di arancio e castagno , raccoglie e conferisce anche millefiori
Liguria
Io sono la quinta generazione, la mia famiglia ha sempre avuto api, anche se per hobby, poi nel 2005 decisi di occuparmi dei 15 alveari di mio padre, con metodo biologico fino quando, nel 2009, ottenuta la certificazione biologica, decisi di avviare la mia attività a tempo pieno. Ora ho circa 200 alveari e lavoro nella provincia di Genova in alta Val Polcevera. La prima volta che ho sentito parlare di Conapi ero ancora un ragazzino e sono stato attratto da questa grande famiglia di cui ora sono orgoglioso di fare parte. La cosa che apprezzo di più è lavorare a stretto contatto con il mondo delle api e in mezzo alla natura.
Piemonte
Ho iniziato nel lontano 1999, quando ho lasciato il lavoro in una piccola fabbrica, perché volevo lavorare a contatto con la natura, fare un qualcosa di importante e allevare api mi gratifica molto. Per me l’apicoltura non è un lavoro, come lo avevo vissuto prima, ma un ‘fare qualcosa’ di speciale che mi piace e non mi pesa. Ho 200 alveari, e collaboro con una amica apicoltrice, Marica Parandero, anche lei socia Conapi, e non so se per i nostri caratteri, per le api o per la parità di genere, ma sono più di 20 anni che curiamo le nostre api insieme (in totale circa 400 alveari) aiutandoci a vicenda, sia nel lavoro fisico che di progettazione e se, l’età non ci ferma, puntiamo a raddoppiare! Mi piace il legame che c’è tra l’alveare, il clima e il territorio e riscontro sempre, quando apro un alveare, un legame stretto tra la stagione di quel momento e lo sviluppo della famiglia.
Emilia-Romagna
Sono Apicoltore per passione e non so dire con certezza quando ho deciso di iniziare, perché sono nato in mezzo alle api e ci lavoro sin da quando sono piccolo. Diventato "grande", ho deciso di dedicarmici a tempo pieno. E' il mestiere più bello del mondo. Diciamo che è il lavoro che ho sempre sentito dentro, una sorta di vocazione. L'alveare è una società perfetta, basata sull'apporto che ogni singola ape dà alla comunità, il grande organismo alveare, la cosa più affascinante che io conosca. In più, come mi ripete sempre mia moglie, grazie alle api riesco ad essere sempre calmo e sereno, perché sappiamo che lavorare vicino ad un alveare nervosi può rappresentare un pericolo. Quando ho iniziato, da piccolino, le api erano una scusa per passare del tempo con mio padre e mio nonno Ildo. E mi ricordo che la cosa che mi piaceva di più era la soddisfazione di vedere le api regine, che avevo fatto io, cominciare a deporre le loro prime uova. Nel tempo questa emozione è rimasta invariata. Pensare che senza di me, tutte quelle api non ci sarebbero, è una grandissima soddisfazione e allo stesso tempo una grandissima responsabilità.
Campania
Apicoltore stanziale, convenzionale socio dal 2019. Raccoglie prevalentemente miele di castagno e in minor misura acacia, millefiori e polline di castagno. Mi piace la possibilità di coniugare la passione con la necessità lavorativa. “Chi ama ciò che fa, non lavora neanche un giorno”. Essere quotidianamente a contatto con la natura, vivere il contatto con gli animali ed avere l'opportunità di tramandare tutto ciò ai miei figli, mi arricchisce incondizionatamente.
Toscana
Io e Carmen abbiamo deciso di diventare apicoltori nel 2009. Ci siamo trasferiti in Mugello da Milano nel 2005 perché volevamo cambiare vita, dare concretezza ai nostri sogni giovanili di una vita più vera e semplice a contatto con la natura: le api sono state la naturale conclusione ed inizio di questa scelta. Del mio lavoro amo il contatto con la natura, stare all’aria aperta, seguire il ritmo delle stagioni, sentirmi, come diceva Ungaretti, “una docile fibra dell’universo” insieme con le mie api. L’emozione più grande è vederle crescere in primavera e riempire in pochi giorni i melari di acacia. Ogni anno la meraviglia si ripete ed è come se fosse la prima volta. Quella potenza ed energia che sprigiona un alveare in crescita è davvero contagiosa. Il polline è un prodotto straordinario perché rende visibile l’invisibile, dà concretezza all’inafferrabile, svela ciò che è nascosto. Tra i mieli il mio preferito è l’acacia, perché quando vedi i melari pieni in così poco tempo tiri un sospiro di sollievo e dici “fino a qui abbiamo lavorato bene, la nostra parte l’abbiamo fatta”, ed è davvero un momento magico, il primo miele della stagione.
Calabria
Apicoltore convenzionale, prevalentemente nomade, socio dal 2013.Cosa mi piace del mio lavoro? Tutto, amo tutto ciò che ruota attorno al mondo delle api.
Lombardia
Da piccolo vivevo in una piccola frazione e vicino a me abitava un vecchio apicoltore che improvvisamente morì. Ogni giorno passavo davanti al suo giardino dove c’era ancora una cassetta d’api e il mio interesse per l’alveare cresceva: mi spiaceva pensare che nessuno più se ne prendesse cura, così dopo aver contattato i famigliari, decisi di provare ad occuparmi di queste api. Da questo incontro è nata la mia grande passione per le api che, col tempo, è diventato il mio lavoro. In questa avventura ho l’aiuto e l’appoggio della mia compagna Francesca e di suo papà Antonio. Ma soprattutto mi piacciono le api la loro energia positiva e costruttiva, il loro modo determinato e protettivo di essere una comunità.
Toscana
Apicoltore toscano, la sua azienda si trova tra Siena e Grosseto in una zona collinare in cui la vegetazione è costituita principalmente da una macchia mediterranea e da fiori selvatici che crescono nei tanti piccoli appezzamenti di terra non più allevati ma molto utili per le api. Gestisce 300 alveari con i quali produce miele di fiori di campo, castagno, girasole e melata ed è ospite di numerosi colleghi apicoltori nei loro luoghi di produzione di miele d'acacia. Raramente, quando le condizioni lo consentono, produce anche miele di corbezzolo.
Molise
Puglia
Ho iniziato nel 1990 dopo aver frequentato alcuni anni prima un corso di apicoltura. Affascinato dalla laboriosità delle api e dalla possibilità di fare dell’apicoltura un lavoro, poco più che ventenne e con la voglia di avviare una attività autonoma, nell’autunno del 1989 ho acquistato 100 alveari e costituito una cooperativa. Svolgo la mia attività in Puglia, nel Salento, a Lecce, la mia città. Nel 2021 lavoro con circa 700 alveari, ma ci sono stati anni nei quali ho avuto 1.300 alveari e altri 300. Raccolgo miele di Arancio, Millefiori Chiaro, Sulla, Coriandolo, Eucalipto, Trifoglio, Millefiori Scuro, Fiordaliso Giallo, Girasole. Oltre al miele produco api regine di razza ligustica e sciami. Mi piace l’immersione nella natura, essere in sintonia con le api e con il loro ciclo biologico; mi piace lavorare all’aria aperta, trovarmi in situazioni sempre uguali ma sempre diverse, affrontare difficoltà per superarle e ripartire con entusiasmo. Mi piace affrontare sfide sempre nuove, avere obiettivi ogni anno diversi e ambiziosi. Insomma, con questa attività non ci si annoia mai.
Puglia
Ho iniziato nel 1990 dopo aver frequentato alcuni anni prima un corso di apicoltura. Affascinato dalla laboriosità delle api e dalla possibilità di fare dell’apicoltura un lavoro, poco più che ventenne e con la voglia di avviare una attività autonoma, nell’autunno del 1989 ho acquistato 100 alveari e costituito una cooperativa. Svolgo la mia attività in Puglia, nel Salento, a Lecce, la mia città. Nel 2021 lavoro con circa 700 alveari, ma ci sono stati anni nei quali ho avuto 1.300 alveari e altri 300. Raccolgo miele di Arancio, Millefiori Chiaro, Sulla, Coriandolo, Eucalipto, Trifoglio, Millefiori Scuro, Fiordaliso Giallo, Girasole. Oltre al miele produco api regine di razza ligustica e sciami. Mi piace l’immersione nella natura, essere in sintonia con le api e con il loro ciclo biologico; mi piace lavorare all’aria aperta, trovarmi in situazioni sempre uguali ma sempre diverse, affrontare difficoltà per superarle e ripartire con entusiasmo. Mi piace affrontare sfide sempre nuove, avere obiettivi ogni anno diversi e ambiziosi. Insomma, con questa attività non ci si annoia mai.
Calabria
Apicoltore calabrese, di Celico in provincia di Cosenza. Pratica nomadismo nell'ambito della regione, in Puglia e nelle Marche. Produce e conferisce principalmente miele monoflora di arancio, eucalipto e castagno.Raccoglie e conferisce anche miele monoflora di acacia, e girasole, miele millefiori e polline.
Sicilia
Apicoltore nomade, convenzionale, socio dal 2014. La cosa bella del mio lavoro sta nel fatto che sto a contatto con la natura, senza badare a nessuno a parte le api. io non vendo nemmeno al dettaglio e il miele lo do solo a conapi. Questo è impagabile. A chi vuole diventare apicoltore dico che si può fare, però prima di tutto ci vuole passione vera, poi si può fare tutto.
Basilicata
Apicoltore biologico nomade in regione, socio Conapi dal 2020. L’apicoltura è un lavoro che ti stimola di continuo, c'è sempre qualcosa di diverso da un anno ad un altro. È un lavoro indipendente ma allo stesso tempo da dipendente, sì dipendente dalle api di cui non si può stare più senza.
Abruzzo
Apicoltori abruzzesi di Tornareccio in provincia di Chieti. Praticano nomadismo nell'ambito della regione e in Calabria,Lazio e Marche. Conferiscono principalmente miele millefiori e mieli monoflora di agrumi ed eucalipto.Raccolgono e conferiscono anche miele monoflora di clementine.
Emilia-Romagna
Andrea è un giovane apicoltore che pratica apicoltura biologica. Ha iniziato la sua attività nel 2000. Ama la vita in campagna e l'allevamento di animali da cortile. Le api sono sempre state la sua passione. Oltre al tiglio, produce anche miele di bosco e millefiori. Raccoglie anche piccole quantità di acacia e castagno, essendo quest'ultimo il suo miele preferito per il suo aroma, che si diffonde in laboratorio durante l'estrazione del miele.
Puglia
Ho iniziato nel 1990 dopo aver frequentato alcuni anni prima un corso di apicoltura. Affascinato dalla laboriosità delle api e dalla possibilità di fare dell’apicoltura un lavoro, poco più che ventenne e con la voglia di avviare una attività autonoma, nell’autunno del 1989 ho acquistato 100 alveari e costituito una cooperativa. Svolgo la mia attività in Puglia, nel Salento, a Lecce, la mia città. Nel 2021 lavoro con circa 700 alveari, ma ci sono stati anni nei quali ho avuto 1.300 alveari e altri 300. Raccolgo miele di Arancio, Millefiori Chiaro, Sulla, Coriandolo, Eucalipto, Trifoglio, Millefiori Scuro, Fiordaliso Giallo, Girasole. Oltre al miele produco api regine di razza ligustica e sciami. Mi piace l’immersione nella natura, essere in sintonia con le api e con il loro ciclo biologico; mi piace lavorare all’aria aperta, trovarmi in situazioni sempre uguali ma sempre diverse, affrontare difficoltà per superarle e ripartire con entusiasmo. Mi piace affrontare sfide sempre nuove, avere obiettivi ogni anno diversi e ambiziosi. Insomma, con questa attività non ci si annoia mai.
Emilia-Romagna
Pratica apicoltura biologica sia stanziale che nomade, spostando una parte delle api in provincia di Varese, per raccolta dell’acacia. In pochi anni, ha già 270 famiglie che producono miele d’acacia, millefiori, castagno, tiglio e melata.
Emilia Romagna
Apicoltore nomade e stanziale convenzionale, socio Conapi dal 1999. Del mio lavoro la cosa che più mi piace e stare a contatto con la natura. Quando lavoro sull'apiario il mondo meraviglioso delle api mi coinvolge talmente da farmi dimenticare tutto quello che ne è al di fuori. Un po’ come quando si sta leggendo un buon libro e ci fa immergere nella sua storia.
Toscana
Apicoltore toscano, la sua azienda si trova tra Siena e Grosseto in una zona collinare in cui la vegetazione è costituita principalmente da una macchia mediterranea e da fiori selvatici che crescono nei tanti piccoli appezzamenti di terra non più allevati ma molto utili per le api. Gestisce 300 alveari con i quali produce miele di fiori di campo, castagno, girasole e melata ed è ospite di numerosi colleghi apicoltori nei loro luoghi di produzione di miele d'acacia. Raramente, quando le condizioni lo consentono, produce anche miele di corbezzolo.
Regione Piemonte
Apicoltore di Novi ligure, in provincia di Alessandria. Pratica nomadismo nell'ambito della regione. Conferisce principalmente miele monoflora di acacia e melata. Raccoglie e conferisce anche miele monoflora di castagno.
Piemonte
Apicoltrice di Cassine, in provincia di Alessandria. Pratica nomadismo nell’ambito della regione produce e conferisce principalmente miele di acacia e melata. Raccoglie e conferisce anche monoflora di castagno e propoli.
Emilia Romagna
Apicoltore nomade e stanziale convenzionale, socio Conapi dal 1999. Del mio lavoro la cosa che più mi piace e stare a contatto con la natura. Quando lavoro sull'apiario il mondo meraviglioso delle api mi coinvolge talmente da farmi dimenticare tutto quello che ne è al di fuori. Un po’ come quando si sta leggendo un buon libro e ci fa immergere nella sua storia.
Emilia Romagna
Apicoltrice emiliana, di Albinea in provincia di Reggio Emilia .Pratica nomadismo nell'ambito della regione . Produce e conferisce principalmente miele millefioriraccoglie e conferisce anche monoflora di tiglio e propoli.
Emilia-Romagna
Apicoltrice emiliana, di Medesano in provincia di Parma. Pratica nomadismo nell'ambito della regione e produce principalmente miele millefioriRaccoglie e conferisce anche miele monoflora di acacia, tiglio castagno e propoli.
Emilia Romagna
Si stabilisce sulle verdi colline di Parma, raccogliendo dalle sue api diversi tipi di miele come acacia, tiglio, castagno, bosco, millefiori, a volte erba medica, polline e propoli.
Puglia
Ho iniziato nel 1990 dopo aver frequentato alcuni anni prima un corso di apicoltura. Affascinato dalla laboriosità delle api e dalla possibilità di fare dell’apicoltura un lavoro, poco più che ventenne e con la voglia di avviare una attività autonoma, nell’autunno del 1989 ho acquistato 100 alveari e costituito una cooperativa. Svolgo la mia attività in Puglia, nel Salento, a Lecce, la mia città. Nel 2021 lavoro con circa 700 alveari, ma ci sono stati anni nei quali ho avuto 1.300 alveari e altri 300. Raccolgo miele di Arancio, Millefiori Chiaro, Sulla, Coriandolo, Eucalipto, Trifoglio, Millefiori Scuro, Fiordaliso Giallo, Girasole. Oltre al miele produco api regine di razza ligustica e sciami. Mi piace l’immersione nella natura, essere in sintonia con le api e con il loro ciclo biologico; mi piace lavorare all’aria aperta, trovarmi in situazioni sempre uguali ma sempre diverse, affrontare difficoltà per superarle e ripartire con entusiasmo. Mi piace affrontare sfide sempre nuove, avere obiettivi ogni anno diversi e ambiziosi. Insomma, con questa attività non ci si annoia mai.
Sicilia
Apicoltore nomade, convenzionale, socio dal 2014. La cosa bella del mio lavoro sta nel fatto che sto a contatto con la natura, senza badare a nessuno a parte le api. io non vendo nemmeno al dettaglio e il miele lo do solo a conapi. Questo è impagabile. A chi vuole diventare apicoltore dico che si può fare, però prima di tutto ci vuole passione vera, poi si può fare tutto.
Emilia Romagna
Apicoltore convenzionale, staziale e nomade socio dal 2013.L’apicoltura è una passione che crea dipendenza. Lavorare all'aperto, con la natura, senza datori di lavoro e in piena libertà è, per me una condizione irrinunciabile.
Regione Lazio
Apicoltore alle porte di Roma. Pratica nomadismo nell’ambito della regione e produce miele millefiori.
Lombardia
Apicoltore convenzionale, nomade di breve raggio, socio dal 2019.È un lavoro che mi permette di applicare i miei studi e mi connette con la complessità (della lettura dei segnali, delle stagioni, dei microclimi, delle soluzioni etc) cui mantengo un ruolo che definirei di osservatore attivo: l'istanza di controllo esasperato e onnipresente di questa società, scema miseramente di fronte a un universo che si muove nonostante tu ti opponga o si ferma nonostante tu ti agiti ostinatamente per scuoterlo. Devi conosce a tue spese l'umiltà dei limiti delle tue intenzioni delle tue azioni. Devi conoscere l’adattamento e il senso della rinuncia. Devi accettare a tue spese il peso della tenacia e della perseveranza. Tutto ciò, il senso del dovere per intenderci, in controtendenza con i modelli che promuovo il flusso mai sazio dell’appagamento a tutti i costi, è umanamente impagabile e restituisce senso di pienezza. Una pienezza che si rivolve nell’immaginarsi piccolo tassello di un sistema, la Natura, che si muove e si muoverà nonostante me, ma cui posso offrire un contributo di senso. Come in un alveare
Calabria
Apicoltore nomade, convenzionale, socio dal 2020.Del mio lavoro amo il contatto diretto con le api nel loro contesto naturale, che offre in ogni stagione una cornice diversa di vegetazione e di fiori che si susseguono in armonia. Seguire lo sviluppo di uno sciame che si evolve, veder nascere una nuova regina, osservare le bottinatrici che alla sera si poggiano sfinite sul predellino con le zampe ancora piene di polline sono solo alcuni dei tanti momenti che mi fanno amare questo lavoro ogni giorno di più.
Toscana
Ho iniziato l'attività di apicoltura nel 2017 anche se nella mia famiglia le api sono presenti da circa 40 anni: infatti l'azienda è iniziata con mio papà, mio nonno e mio zio. Io ho deciso di iniziare perché è un mondo che mi affascina. Svolgo la mia attività nelle colline lucchesi e mio papà mi aiuta nei periodi più intensi di lavoro. Attualmente o circa ho circa 100 alveari con i quali raccolgo mieli di Acacia, Millefiori e Castagno. Pratico apicoltura sia nomade che stanziale. Mio zio è socio Conapi ed è stato lui a parlarmi della cooperativa, così dal 2019 sono diventato socio anche io. Mi piace questo lavoro e amo essere all'aria aperta, in mezzo alla natura nelle giornate calde di primavera a controllare le colonie.
Piemonte
Non sempre le storie di apicoltori son semplici, bucoliche e invidiabili, come spesso si vede sui media. Ho iniziato tre volte: la prima diciamo da hobbista, una trentina di alveari, con mio padre nel 1980 nel contesto della nostra azienda agricola (dedita principalmente a seminativi e, allora, ad allevamento avicolo). Poi l’arrivo della varroa ha spento qualsiasi velleità e l’idea è stata accantonata. La seconda volta agli inizi degli anni 2000, con 350 alveari e ho ricominciato la terza volta nel 2015, diventando socio di Conapi nel 2018. Ho iniziato questa attività principalmente per avere un lavoro più ideale, l’ultima volta ponendomi anche obbiettivi, condivisi con Conapi, che mi aiutassero moralmente ad andare avanti. Lavoro principalmente da solo con saltuario aiuto di mia figlia e di mia moglie per la parte burocratica. Mi piace la varietà di questo lavoro, non solo con le api, la manualità nel costruirsi ciò che necessita, il lavorare da solo.
Friuli
Apicoltore biologico prevalentemente stanziale, socio dal 2019.Del mio lavoro amo la sfida di tutti giorni, il silenzio, la consapevolezza che sto facendo, stiamo facendo la mia-nostra parte per l’ambiente La terra, le api noi e Adele la pensiamo allo stesso modo.
Basilicata
Apicoltore biologico nomade in regione, socio Conapi dal 2020. L’apicoltura è un lavoro che ti stimola di continuo, c'è sempre qualcosa di diverso da un anno ad un altro. È un lavoro indipendente ma allo stesso tempo da dipendente, sì dipendente dalle api di cui non si può stare più senza.
Emilia Romagna
Apicoltore di Massa Lombarda, in provincia di Ravenna. Pratica l'apicoltura nomade nelle regioni della Lombardia e delle Marche e raccoglie principalmente miele di millefiori. Raccoglie anche miele d'acacia.
Toscana
Apicoltore toscano, di San Casciano Val di Pesa, in provincia di Firenze. Pratica nomadismo nell'ambito della regione e conferisce miele millefiori.Raccoglie e conferisce anche miele monoflora di trifoglio, acacia, sulla, girasole e polline.
Piemonte
Ho iniziato nel lontano 1999, quando ho lasciato il lavoro in una piccola fabbrica, perché volevo lavorare a contatto con la natura, fare un qualcosa di importante e allevare api mi gratifica molto. Per me l’apicoltura non è un lavoro, come lo avevo vissuto prima, ma un ‘fare qualcosa’ di speciale che mi piace e non mi pesa. Ho 200 alveari, e collaboro con una amica apicoltrice, Marica Parandero, anche lei socia Conapi, e non so se per i nostri caratteri, per le api o per la parità di genere, ma sono più di 20 anni che curiamo le nostre api insieme (in totale circa 400 alveari) aiutandoci a vicenda, sia nel lavoro fisico che di progettazione e se, l’età non ci ferma, puntiamo a raddoppiare! Mi piace il legame che c’è tra l’alveare, il clima e il territorio e riscontro sempre, quando apro un alveare, un legame stretto tra la stagione di quel momento e lo sviluppo della famiglia.
Emilia Romagna
Produce principalmente mieli di tiglio e millefiori. Alleva nuclei e api regine della razza Ligustica per altri apicoltori. Produce anche pappa reale.
Emilia-Romagna
Sono Apicoltore per passione e non so dire con certezza quando ho deciso di iniziare, perché sono nato in mezzo alle api e ci lavoro sin da quando sono piccolo. Diventato "grande", ho deciso di dedicarmici a tempo pieno. E' il mestiere più bello del mondo. Diciamo che è il lavoro che ho sempre sentito dentro, una sorta di vocazione. L'alveare è una società perfetta, basata sull'apporto che ogni singola ape dà alla comunità, il grande organismo alveare, la cosa più affascinante che io conosca. In più, come mi ripete sempre mia moglie, grazie alle api riesco ad essere sempre calmo e sereno, perché sappiamo che lavorare vicino ad un alveare nervosi può rappresentare un pericolo. Quando ho iniziato, da piccolino, le api erano una scusa per passare del tempo con mio padre e mio nonno Ildo. E mi ricordo che la cosa che mi piaceva di più era la soddisfazione di vedere le api regine, che avevo fatto io, cominciare a deporre le loro prime uova. Nel tempo questa emozione è rimasta invariata. Pensare che senza di me, tutte quelle api non ci sarebbero, è una grandissima soddisfazione e allo stesso tempo una grandissima responsabilità.
Piemonte
Apicoltore biologico, nomade, socio dal 2019. Tra le prime domande che mi rivolgono c’è sempre “che miele produci?” come fossimo fabbriche. Ma io le api le curo, le allevo e le faccio star bene e in cambio loro mi donano il loro miele. È uno scambio di attenzioni.
Campania
Apicoltore stanziale, convenzionale socio dal 2019. Raccoglie prevalentemente miele di castagno e in minor misura acacia, millefiori e polline di castagno. Mi piace la possibilità di coniugare la passione con la necessità lavorativa. “Chi ama ciò che fa, non lavora neanche un giorno”. Essere quotidianamente a contatto con la natura, vivere il contatto con gli animali ed avere l'opportunità di tramandare tutto ciò ai miei figli, mi arricchisce incondizionatamente.
Emilia Romagna
Apicoltore emiliano romagnolo, di Ponticelli di Imola, in provincia di Bologna. Pratica nomadismo nell'ambito della regione e nelle Marche e conferisce principalmente miele millefiori. Raccoglie e conferisce anche miele monoflora di acacia e tiglio.
Toscana
l'azienda "la Pollinosa" che, insieme al marito Gianni Alessandri, gestisce in Toscana, a Cinigiano in provincia di Grosseto pratica nomadismo regionale e produce miele millefiori e pollini monoflora e poliflora. Produce anche mieli monoflora di acacia, corbezzolo, trifoglio
Lombardia
Da piccolo vivevo in una piccola frazione e vicino a me abitava un vecchio apicoltore che improvvisamente morì. Ogni giorno passavo davanti al suo giardino dove c’era ancora una cassetta d’api e il mio interesse per l’alveare cresceva: mi spiaceva pensare che nessuno più se ne prendesse cura, così dopo aver contattato i famigliari, decisi di provare ad occuparmi di queste api. Da questo incontro è nata la mia grande passione per le api che, col tempo, è diventato il mio lavoro. In questa avventura ho l’aiuto e l’appoggio della mia compagna Francesca e di suo papà Antonio. Ma soprattutto mi piacciono le api la loro energia positiva e costruttiva, il loro modo determinato e protettivo di essere una comunità.
Toscana
Apicoltore Toscano, vive a Montalcino in provincia di Siena e pratica nomadismo nell'ambito della regione. Produce Miele millefiori e miele monoflora , di corbezzolo
Sicilia
Apicoltrice siciliana, di Floridia, in provincia di Siracusa. Pratica nomadismo nell'ambito della regione e conferisce principalmente miele millefiori.
Puglia
La sua azienda si trova nella zona di Andria ed è improntata prevalentemente alla produzione di pappa reale, allevamento di regine e miele di millefiori.
Puglia
Ho iniziato nel 1990 dopo aver frequentato alcuni anni prima un corso di apicoltura. Affascinato dalla laboriosità delle api e dalla possibilità di fare dell’apicoltura un lavoro, poco più che ventenne e con la voglia di avviare una attività autonoma, nell’autunno del 1989 ho acquistato 100 alveari e costituito una cooperativa. Svolgo la mia attività in Puglia, nel Salento, a Lecce, la mia città. Nel 2021 lavoro con circa 700 alveari, ma ci sono stati anni nei quali ho avuto 1.300 alveari e altri 300. Raccolgo miele di Arancio, Millefiori Chiaro, Sulla, Coriandolo, Eucalipto, Trifoglio, Millefiori Scuro, Fiordaliso Giallo, Girasole. Oltre al miele produco api regine di razza ligustica e sciami. Mi piace l’immersione nella natura, essere in sintonia con le api e con il loro ciclo biologico; mi piace lavorare all’aria aperta, trovarmi in situazioni sempre uguali ma sempre diverse, affrontare difficoltà per superarle e ripartire con entusiasmo. Mi piace affrontare sfide sempre nuove, avere obiettivi ogni anno diversi e ambiziosi. Insomma, con questa attività non ci si annoia mai.
Sicilia
Apicoltore nomade, convenzionale, socio dal 2014. La cosa bella del mio lavoro sta nel fatto che sto a contatto con la natura, senza badare a nessuno a parte le api. io non vendo nemmeno al dettaglio e il miele lo do solo a conapi. Questo è impagabile. A chi vuole diventare apicoltore dico che si può fare, però prima di tutto ci vuole passione vera, poi si può fare tutto.
Basilicata
Apicoltore biologico nomade in regione, socio Conapi dal 2020. L’apicoltura è un lavoro che ti stimola di continuo, c'è sempre qualcosa di diverso da un anno ad un altro. È un lavoro indipendente ma allo stesso tempo da dipendente, sì dipendente dalle api di cui non si può stare più senza.
Basilicata
Apicoltrice di Tricarico in provincia di Matera, in Basilicata, pratica nomadismo nell'ambito della regione . Produce e conferisce principalmente mieli monoflora di arancio, castagno e sulla raccoglie e conferisce anche millefiori, acacia e polline
Toscana
Pratica nomadismo in Toscana, producendo millefiori e miele di sulla. Raccoglie e conferisce anche acacia, girasole, corbezzolo e polline.
Toscana
Pratica nomadismo nell'ambito della regione . Produce e conferisce principalmente miele di acacia e sulla; oltre a millefiori, monoflora di girasole, castagno, melata, polline e propoli.
Emilia Romagna
Apicoltore nomade e stanziale convenzionale, socio Conapi dal 1999. Del mio lavoro la cosa che più mi piace e stare a contatto con la natura. Quando lavoro sull'apiario il mondo meraviglioso delle api mi coinvolge talmente da farmi dimenticare tutto quello che ne è al di fuori. Un po’ come quando si sta leggendo un buon libro e ci fa immergere nella sua storia.
Emilia Romagna
Apicoltrice emiliana, di Albinea in provincia di Reggio Emilia .Pratica nomadismo nell'ambito della regione . Produce e conferisce principalmente miele millefioriraccoglie e conferisce anche monoflora di tiglio e propoli.
Emilia Romagna
Apicoltore convenzionale, staziale e nomade socio dal 2013.L’apicoltura è una passione che crea dipendenza. Lavorare all'aperto, con la natura, senza datori di lavoro e in piena libertà è, per me una condizione irrinunciabile.
Friuli
Apicoltore biologico prevalentemente stanziale, socio dal 2019.Del mio lavoro amo la sfida di tutti giorni, il silenzio, la consapevolezza che sto facendo, stiamo facendo la mia-nostra parte per l’ambiente La terra, le api noi e Adele la pensiamo allo stesso modo.
Emilia-Romagna
Sono Apicoltore per passione e non so dire con certezza quando ho deciso di iniziare, perché sono nato in mezzo alle api e ci lavoro sin da quando sono piccolo. Diventato "grande", ho deciso di dedicarmici a tempo pieno. E' il mestiere più bello del mondo. Diciamo che è il lavoro che ho sempre sentito dentro, una sorta di vocazione. L'alveare è una società perfetta, basata sull'apporto che ogni singola ape dà alla comunità, il grande organismo alveare, la cosa più affascinante che io conosca. In più, come mi ripete sempre mia moglie, grazie alle api riesco ad essere sempre calmo e sereno, perché sappiamo che lavorare vicino ad un alveare nervosi può rappresentare un pericolo. Quando ho iniziato, da piccolino, le api erano una scusa per passare del tempo con mio padre e mio nonno Ildo. E mi ricordo che la cosa che mi piaceva di più era la soddisfazione di vedere le api regine, che avevo fatto io, cominciare a deporre le loro prime uova. Nel tempo questa emozione è rimasta invariata. Pensare che senza di me, tutte quelle api non ci sarebbero, è una grandissima soddisfazione e allo stesso tempo una grandissima responsabilità.
Lombardia
Da piccolo vivevo in una piccola frazione e vicino a me abitava un vecchio apicoltore che improvvisamente morì. Ogni giorno passavo davanti al suo giardino dove c’era ancora una cassetta d’api e il mio interesse per l’alveare cresceva: mi spiaceva pensare che nessuno più se ne prendesse cura, così dopo aver contattato i famigliari, decisi di provare ad occuparmi di queste api. Da questo incontro è nata la mia grande passione per le api che, col tempo, è diventato il mio lavoro. In questa avventura ho l’aiuto e l’appoggio della mia compagna Francesca e di suo papà Antonio. Ma soprattutto mi piacciono le api la loro energia positiva e costruttiva, il loro modo determinato e protettivo di essere una comunità.
Lombardia
Apicoltore convenzionale, nomade di breve raggio, socio dal 2019.È un lavoro che mi permette di applicare i miei studi e mi connette con la complessità (della lettura dei segnali, delle stagioni, dei microclimi, delle soluzioni etc) cui mantengo un ruolo che definirei di osservatore attivo: l'istanza di controllo esasperato e onnipresente di questa società, scema miseramente di fronte a un universo che si muove nonostante tu ti opponga o si ferma nonostante tu ti agiti ostinatamente per scuoterlo. Devi conosce a tue spese l'umiltà dei limiti delle tue intenzioni delle tue azioni. Devi conoscere l’adattamento e il senso della rinuncia. Devi accettare a tue spese il peso della tenacia e della perseveranza. Tutto ciò, il senso del dovere per intenderci, in controtendenza con i modelli che promuovo il flusso mai sazio dell’appagamento a tutti i costi, è umanamente impagabile e restituisce senso di pienezza. Una pienezza che si rivolve nell’immaginarsi piccolo tassello di un sistema, la Natura, che si muove e si muoverà nonostante me, ma cui posso offrire un contributo di senso. Come in un alveare
Emilia Romagna
Apicoltore nomade e stanziale convenzionale, socio Conapi dal 1999. Del mio lavoro la cosa che più mi piace e stare a contatto con la natura. Quando lavoro sull'apiario il mondo meraviglioso delle api mi coinvolge talmente da farmi dimenticare tutto quello che ne è al di fuori. Un po’ come quando si sta leggendo un buon libro e ci fa immergere nella sua storia.
Puglia
Ho iniziato nel 1990 dopo aver frequentato alcuni anni prima un corso di apicoltura. Affascinato dalla laboriosità delle api e dalla possibilità di fare dell’apicoltura un lavoro, poco più che ventenne e con la voglia di avviare una attività autonoma, nell’autunno del 1989 ho acquistato 100 alveari e costituito una cooperativa. Svolgo la mia attività in Puglia, nel Salento, a Lecce, la mia città. Nel 2021 lavoro con circa 700 alveari, ma ci sono stati anni nei quali ho avuto 1.300 alveari e altri 300. Raccolgo miele di Arancio, Millefiori Chiaro, Sulla, Coriandolo, Eucalipto, Trifoglio, Millefiori Scuro, Fiordaliso Giallo, Girasole. Oltre al miele produco api regine di razza ligustica e sciami. Mi piace l’immersione nella natura, essere in sintonia con le api e con il loro ciclo biologico; mi piace lavorare all’aria aperta, trovarmi in situazioni sempre uguali ma sempre diverse, affrontare difficoltà per superarle e ripartire con entusiasmo. Mi piace affrontare sfide sempre nuove, avere obiettivi ogni anno diversi e ambiziosi. Insomma, con questa attività non ci si annoia mai.
Basilicata
Apicoltore biologico nomade in regione, socio Conapi dal 2020. L’apicoltura è un lavoro che ti stimola di continuo, c'è sempre qualcosa di diverso da un anno ad un altro. È un lavoro indipendente ma allo stesso tempo da dipendente, sì dipendente dalle api di cui non si può stare più senza.
Puglia
La sua azienda si trova nella zona di Andria ed è improntata prevalentemente alla produzione di pappa reale, allevamento di regine e miele di millefiori.
Toscana
Apicoltore biologico nomade, socio dal 2009. Amo tutto questo lavoro, perché si sta all’aria aperta, perché ogni anno non è mai uguale al precedente e si impara sempre. Grazie a Conapi abbiamo conosciuto tante belle aziende e famiglie come noi, con cui siamo sempre in contatto.
Piemonte
Non sempre le storie di apicoltori son semplici, bucoliche e invidiabili, come spesso si vede sui media. Ho iniziato tre volte: la prima diciamo da hobbista, una trentina di alveari, con mio padre nel 1980 nel contesto della nostra azienda agricola (dedita principalmente a seminativi e, allora, ad allevamento avicolo). Poi l’arrivo della varroa ha spento qualsiasi velleità e l’idea è stata accantonata. La seconda volta agli inizi degli anni 2000, con 350 alveari e ho ricominciato la terza volta nel 2015, diventando socio di Conapi nel 2018. Ho iniziato questa attività principalmente per avere un lavoro più ideale, l’ultima volta ponendomi anche obbiettivi, condivisi con Conapi, che mi aiutassero moralmente ad andare avanti. Lavoro principalmente da solo con saltuario aiuto di mia figlia e di mia moglie per la parte burocratica. Mi piace la varietà di questo lavoro, non solo con le api, la manualità nel costruirsi ciò che necessita, il lavorare da solo.
Campania
Apicoltore stanziale, convenzionale socio dal 2019. Raccoglie prevalentemente miele di castagno e in minor misura acacia, millefiori e polline di castagno. Mi piace la possibilità di coniugare la passione con la necessità lavorativa. “Chi ama ciò che fa, non lavora neanche un giorno”. Essere quotidianamente a contatto con la natura, vivere il contatto con gli animali ed avere l'opportunità di tramandare tutto ciò ai miei figli, mi arricchisce incondizionatamente.
Toscana
l'azienda "la Pollinosa" che, insieme al marito Gianni Alessandri, gestisce in Toscana, a Cinigiano in provincia di Grosseto pratica nomadismo regionale e produce miele millefiori e pollini monoflora e poliflora. Produce anche mieli monoflora di acacia, corbezzolo, trifoglio
Lombardia
Apicoltore convenzionale, nomade di breve raggio, socio dal 2019.È un lavoro che mi permette di applicare i miei studi e mi connette con la complessità (della lettura dei segnali, delle stagioni, dei microclimi, delle soluzioni etc) cui mantengo un ruolo che definirei di osservatore attivo: l'istanza di controllo esasperato e onnipresente di questa società, scema miseramente di fronte a un universo che si muove nonostante tu ti opponga o si ferma nonostante tu ti agiti ostinatamente per scuoterlo. Devi conosce a tue spese l'umiltà dei limiti delle tue intenzioni delle tue azioni. Devi conoscere l’adattamento e il senso della rinuncia. Devi accettare a tue spese il peso della tenacia e della perseveranza. Tutto ciò, il senso del dovere per intenderci, in controtendenza con i modelli che promuovo il flusso mai sazio dell’appagamento a tutti i costi, è umanamente impagabile e restituisce senso di pienezza. Una pienezza che si rivolve nell’immaginarsi piccolo tassello di un sistema, la Natura, che si muove e si muoverà nonostante me, ma cui posso offrire un contributo di senso. Come in un alveare
Puglia
Ho iniziato nel 1990 dopo aver frequentato alcuni anni prima un corso di apicoltura. Affascinato dalla laboriosità delle api e dalla possibilità di fare dell’apicoltura un lavoro, poco più che ventenne e con la voglia di avviare una attività autonoma, nell’autunno del 1989 ho acquistato 100 alveari e costituito una cooperativa. Svolgo la mia attività in Puglia, nel Salento, a Lecce, la mia città. Nel 2021 lavoro con circa 700 alveari, ma ci sono stati anni nei quali ho avuto 1.300 alveari e altri 300. Raccolgo miele di Arancio, Millefiori Chiaro, Sulla, Coriandolo, Eucalipto, Trifoglio, Millefiori Scuro, Fiordaliso Giallo, Girasole. Oltre al miele produco api regine di razza ligustica e sciami. Mi piace l’immersione nella natura, essere in sintonia con le api e con il loro ciclo biologico; mi piace lavorare all’aria aperta, trovarmi in situazioni sempre uguali ma sempre diverse, affrontare difficoltà per superarle e ripartire con entusiasmo. Mi piace affrontare sfide sempre nuove, avere obiettivi ogni anno diversi e ambiziosi. Insomma, con questa attività non ci si annoia mai.
Piemonte
Non sempre le storie di apicoltori son semplici, bucoliche e invidiabili, come spesso si vede sui media. Ho iniziato tre volte: la prima diciamo da hobbista, una trentina di alveari, con mio padre nel 1980 nel contesto della nostra azienda agricola (dedita principalmente a seminativi e, allora, ad allevamento avicolo). Poi l’arrivo della varroa ha spento qualsiasi velleità e l’idea è stata accantonata. La seconda volta agli inizi degli anni 2000, con 350 alveari e ho ricominciato la terza volta nel 2015, diventando socio di Conapi nel 2018. Ho iniziato questa attività principalmente per avere un lavoro più ideale, l’ultima volta ponendomi anche obbiettivi, condivisi con Conapi, che mi aiutassero moralmente ad andare avanti. Lavoro principalmente da solo con saltuario aiuto di mia figlia e di mia moglie per la parte burocratica. Mi piace la varietà di questo lavoro, non solo con le api, la manualità nel costruirsi ciò che necessita, il lavorare da solo.
Piemonte
Ho iniziato nel lontano 1999, quando ho lasciato il lavoro in una piccola fabbrica, perché volevo lavorare a contatto con la natura, fare un qualcosa di importante e allevare api mi gratifica molto. Per me l’apicoltura non è un lavoro, come lo avevo vissuto prima, ma un ‘fare qualcosa’ di speciale che mi piace e non mi pesa. Ho 200 alveari, e collaboro con una amica apicoltrice, Marica Parandero, anche lei socia Conapi, e non so se per i nostri caratteri, per le api o per la parità di genere, ma sono più di 20 anni che curiamo le nostre api insieme (in totale circa 400 alveari) aiutandoci a vicenda, sia nel lavoro fisico che di progettazione e se, l’età non ci ferma, puntiamo a raddoppiare! Mi piace il legame che c’è tra l’alveare, il clima e il territorio e riscontro sempre, quando apro un alveare, un legame stretto tra la stagione di quel momento e lo sviluppo della famiglia.
Toscana
Io e Carmen abbiamo deciso di diventare apicoltori nel 2009. Ci siamo trasferiti in Mugello da Milano nel 2005 perché volevamo cambiare vita, dare concretezza ai nostri sogni giovanili di una vita più vera e semplice a contatto con la natura: le api sono state la naturale conclusione ed inizio di questa scelta. Del mio lavoro amo il contatto con la natura, stare all’aria aperta, seguire il ritmo delle stagioni, sentirmi, come diceva Ungaretti, “una docile fibra dell’universo” insieme con le mie api. L’emozione più grande è vederle crescere in primavera e riempire in pochi giorni i melari di acacia. Ogni anno la meraviglia si ripete ed è come se fosse la prima volta. Quella potenza ed energia che sprigiona un alveare in crescita è davvero contagiosa. Il polline è un prodotto straordinario perché rende visibile l’invisibile, dà concretezza all’inafferrabile, svela ciò che è nascosto. Tra i mieli il mio preferito è l’acacia, perché quando vedi i melari pieni in così poco tempo tiri un sospiro di sollievo e dici “fino a qui abbiamo lavorato bene, la nostra parte l’abbiamo fatta”, ed è davvero un momento magico, il primo miele della stagione.