Storie di Mielizia

Il miele e la corretta lettura delle etichette per un acquisto consapevole

Il miele dono prezioso delle api ha rappresentato per millenni l’unico alimento zuccherino concentrato disponibile. Dolcificante naturale apprezzato sin dai tempi dell’antico Egitto ha trovato largo impiego non solo in ambito culinario ma anche come conservante alimentare e in campo medico per la produzione di unguenti per la cicatrizzazione di piaghe e ferite. Se per antonomasia il miele è l’alimento naturale per eccellenza è altrettanto vero che occupa un posto di tutto rispetto nella classifica degli alimenti più contraffatti.

Risulta molto difficile se non impossibile per i non addetti ai lavori capire se un miele sia effettivamente di qualità e non abbia subito adulterazioni e contraffazioni. La Dott.ssa Anastasia Fermo – Biologa nutrizionista – ci guida nella lettura delle informazioni riportate in etichetta, per maggiore consapevolezza e per imparare a tutelarci da eventuali frodi.

I test casalinghi che promettono di riuscire a scovare un miele “falso” non hanno alcuna validità scientifica e le analisi di laboratorio volte a rilevare eventuali frodi sono complesse, costose, sofisticate, richiedono lunghi tempi e personale altamente qualificato. Dunque, il rischio di trovare un miele contraffatto sugli scaffali è concreto.

Un ottimo suggerimento è quello di acquistare il miele da brand di fiducia che producono nel rispetto dell’ambiente, della biodiversità, della salvaguardia della salute e dei ritmi delle api. Detto ciò, esistono validi strumenti che il consumatore ha a disposizione per acquistare consapevolmente ed evitare di incappare in una frode alimentare. La lettura dell’etichetta rimane il più efficace degli strumenti per compiere scelte alimentari salutari.

Cosa leggere in etichetta quando si acquista un miele

 

Il miele e la corretta lettura delle etichette per combattere le frodi

  • La presenza della denominazione “miele”;
  • Il Paese o i Paesi d’origine in cui il miele è stato raccolto es: “Miele italiano” o “Miscela di mieli originari e non originari della CE: Argentina, Italia”. Oltre al Paese possono essere indicate regioni o specifiche località d’origine es: “Miele italiano di bosco-Lazio”:
  • L’origine botanica da cui deriva: millefiori, tiglio, agrumi, etc;
  • Il nome e la sede del produttore e del confezionatore;
  • La data di scadenza ricordandoti che l’indicazione “da consumarsi preferibilmente entro” è un termine oltre il quale non vengono garantite le proprietà organolettiche del prodotto: gusto, aroma, fragranza, consistenza, ma non è detto che ciò accada e quindi spesso il prodotto è buono oltre il termine minimo di conservazione;
  • La presenza o meno del marchio bio a fianco del quale deve essere riportata una delle seguenti diciture: Agricoltura non UE • Agricoltura UE / non UE • Agricoltura ITALIA (o ITALIANA);
  • La presenza del sigillo di garanzia, ulteriore tutela per il consumatore ed il produttore da eventuali manipolazioni;
  • Il prezzo, se troppo basso è spesso un campanello d’allarme e ciò che non paghiamo alla cassa lo paga l’ambiente e la nostre salute.

Ricorda inoltre che indicazioni quali “naturale” e “made in Italy” non garantiscono né la qualità né l’origine del prodotto. Dunque, negli acquisti non lasciamoci guidare solo dalle diciture e dai claim nutrizionali riportati sul fronte dell’etichetta, spesso fuorvianti e non del tutto veritieri. 

5 buoni motivi per scegliere i mieli Mielizia

  1. Non sono pastorizzati, ossia sono prodotti ad una temperatura che non supera mai 40° C, temperatura massima raggiunta nell’alveare. Questo delicato processo di lavorazione consente di mantenere inalterati preziosi componenti quali enzimi, sali minerali, vitamine e polifenoli;
  2. Hanno profumi e aromi intensi, grazie alla delicata tecnica di lavorazione che ne preserva le caratteristiche organolettiche; ogni miele si contraddistingue per colori, consistenza, sapori e profumi caratteristici;
  3. Mielizia da anni produce nel rispetto della biodiversità, promuovendo il biologico, sostenendo le produzioni regionali, tipiche e di quelle equo solidali. La valorizzazione dell’origine, della qualità e della tracciabilità delle produzioni e del supporto dei produttori locali sono alcuni valori che Mielizia promuove con impegno e dedizione;
  4. Una delle mission è l’implementazione di tecniche di produzione che hanno un impatto sempre minore sull’ambiente, attraverso la scelta di materiali e pack innovativi;
  5. Il QR code presente in etichetta offre tutte le informazioni sull’ origine e la tracciabilità dei mieli per garantire massima trasparenza ed elevati standard qualitativi.

Sul retro dell’etichetta sono inoltre riportati spunti pratici per valorizzare i mieli con abbinamenti ad ingredienti e piatti pronti per impreziosire le portate e stupire i commensali. Mediante costanti test di laboratorio Mielizia si impegna ad accertare la totale assenza di contaminanti e attraverso campagne di sensibilizzazione disincentiva l’uso massiccio dei pesticidi in agricoltura.


Foto: Shutterstock (Minerva Studio / Daniel Jedzura)

Anastasia Fermo - Biologa nutrizionista Dott.ssa Anastasia Fermo – Biologa nutrizionista Laurea triennale in Scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Parma (2016) e laurea specialistica in scienze della nutrizione umana presso l’ Università San Raffaele (2019). Si occupa di divulgazione scientifica, educazione alimentare e percorsi di rieducazione alimentare presso istituti comprensivi pubblici e privati, per promuovere i principi di una sana alimentazione ed un corretto stile di vita, trasmettendo i concetti di stagionalità, territorialità cultura e tradizione gastronomica. Elabora piani nutrizionali personalizzati e diete speciali per diverse patologie.
www.anastasiafermonutrizionista.it

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